LA MIA AFRICA SENZA L'AFRICA

Un’estate appena cominciata o non ancora forse iniziata! la tenda di lino bianca si muove sulla finestra aperta come un’onda irrequieta del mare, la stessa irrequietezza e desiderio nel programmare un nuovo viaggio. Quando arriva l’estate mi viene voglia del beige abbinato al bianco e cuoio come un irresistibile desiderio paragonabile ad un ghiacciolo in un caldo e afoso pomeriggio gustato seduta in poltrona davanti al ventilatore sfogliando la mia rivista preferita! Si, forse sono rimasta io e pochi altri credo a comprarle ancora “amo vedere le mie riviste li dove posso toccarle e sfogliarle”, il desiderio di indossare questi colori è paragonabile ad una birra ghiacciata sorseggiata dopo una giornata di mare, con i miei amici di sempre e accorgersi che non siete cambiati cosi tanto dai tempi della scuola.

Da ragazzina, a casa di mia nonna,in una delle mie vacanze estive vidi il film “ La mia Africa” mi conquistò a tal punto che si consolidarono nella mia mente due certezze. Il bianco e il beige come in un eterno safary, pura eleganza e l’altra, Meryl Streep e Robert Redfort pura venerazione! Di questo film ho amato tutto ma soprattutto i costumi in perfetto stile safary, i colori coloniali sono come quelli di  Alviero Martini.

Il vero must-have di questa stagione è senza dubbio per me una tracolla 1°Classe con l’iconica stampa cartina geografica per un stile senza tempo, per donne da un animo grintoso, forte, dinamico pronte ad annotate sui propri appunti di viaggio, nuove esperienze, ammirando nuovi orizzonti senza mai perdersi nei meandri della noia e della sciatteria! I miei sempre anche per un look cittadino sono: una camicia di raso color coloniale, un pantalone a vita alta con le pence, un vestito di lino con una gonna a pantalone e un cappello vintage beige abbinato ad una borsa 1°Classe  per esplorare nuove ed emozionanti avventure senza arrivare per forza nel continente nero o surfando sulle dune di qualche deserto. Una piccola pochette con il cinturino da tenere al polso per una calda notte estiva in città abbinate ad un tubino nero.

Non può mancare un pezzo importante nel mio guardaroba, una cintura 1°classe, strizzata in vita che si intravede sotto una giacca aperta insieme ad un vecchio gioiello di famiglia “da vera borghese anni 80 quando si usava la cintura anche al mare sopra il copricostume” molto femminile, come sappiamo essere noi donne quando decidiamo di esserlo.

Qualsiasi pezzo 1°Classe decidiate di prendere fatelo sapendo che, come in un viaggio di ritorno dall’Africa si potrebbe avere il mal d'Africa, quella sensazione di nostalgia e desidero di voler tornare. Successivamente aver preso una borsa Alviero Martini si arriva alla consapevolezza di non averne mai abbastanza e avere il desiderio di volerne ancora e ancora. Per lo stile e per l’eleganza vi assicuro che è un pericolo che vale la pena correre.

 

 

 

 

   Pamela Cocilova

Fashion Blogger


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